D’inverno, concedersi un tè o una tisana calda è un vero proprio momento di puro godimento. Gli studi, però, fanno preoccupare: sono pericolosi per la salute
Sebbene in Inghilterra siano un’irrinunciabile tradizione quotidiana, in Italia quella del tè e delle tisane è una cultura che è arrivata da poco tempo. A colazione, in realtà, c’è sempre stato chi preferisce il tè, ma concedersi un infuso caldo a metà mattinata o di sera, sul proprio divano, è un gesto che solo qualche decennio fa sembrava strano.
Oggi come oggi esistono tantissime varietà di infusi tra cui scegliere, da quelli classici alla frutta fino ai più esotici, con spezie che arrivano direttamente dall’altra parte del mondo e il cui profumo fa viaggiare con la mente. Speziati e caldi, soprattutto durante i mesi invernali sono un toccasana poiché riscaldano e idratano il corpo, contribuendo al suo benessere.
In alcune condizioni, però, i tè e le tisane possono diventare pericolosi. Secondo gli ultimi studi, infatti, hanno un effetto indesiderato che è pericolosissimo: ecco di cosa si tratta.
Tè e tisane: probabilmente cancerogeni
Negli ultimi anni, la nostra conoscenza su ciò che fa male al corpo è aumentata sempre di più. Si pensi alle sigarette e alla loro diffusione, fino agli anni Duemila: nessuno si immaginava, quaranta o cinquant’anni fa, il loro tremendo impatto sulla salute di chi ne fa uso e di chi ne respira il fumo, anche passivamente. Oggi, per esempio, è una certezza la cancerogenicità anche degli insaccati in toto, così come dell’alcol e dei suoi derivati.
Insomma: gli studi stanno procedendo e, con loro, anche la consapevolezza di ciò che fa male e fa bene al corpo. Secondo le ultime novità dell’AIRC, Associazione Italiana per la Ricerca contro il Cancro, anche tè e tisane possono diventare pericolose: se bevute frequentemente a una temperatura sopra ai 65°, infatti, si considerano “probabilmente cancerogeni” per l’essere umano.
Se per quanto riguarda il cancro allo stomaco i dati non sono esaustivi, per il cancro all’esofago invece è stata stabilita questa relazione di probabilità con le bevande calde come i tè e le tisane. Questo non significa né che non vanno più bevute, né tantomeno che il rischio sia basso e da ignorare. Come ogni cosa, se fatta con misura e con coscienza si può continuare: per i té e le tisane, per esempio, basta ridurre la frequenza di consumo e aspettare che siano tiepidi, prima di berli.