Spreco acqua | Per Messina è un disastro: notizia che fa paura

Notizia tremenda per la città di Messina. La situazione idrica è preoccupante: i dati parlano chiaro, è allarme rosso

La siccità e la carenza d’acqua sono ormai due situazioni con cui, in Italia ma non solo, ci abbiamo dovuto fare i conti: ogni anno è sempre peggio e il clima sempre più caldo non fa altro che aggravare la situazione.

Messina: allarme idrico
Situazione idrica a Messina (Pexels)

L’estate 2022, per esempio, è stata una delle più calde degli ultimi anni, con precipitazioni scarsissime se non assenti. Questo ha significato il consumo di interi bacini idrici e, in molte realtà, la fine delle risorse naturali, con l’intervento quindi di autobotti cariche di acqua per risollevare le situazioni più urgenti.

Un recente studio ha analizzato la situazione idrica in Italia, rivelando come uno dei problemi sia anche l’estremo spreco di questa risorsa. Messina, con altre città, vive una delle situazioni più emergenziali: così non va affatto bene.

Spreco di acqua: com’è messa Messina

In Italia, il problema non è relativo solo al clima poco piovoso e quindi allo scarso accumulo di acqua. Nella realtà, infatti, molta dell’acqua che viene raccolta nei bacini va letteralmente dispersa a causa di sistemi e impianti vecchi e logori.

Spreco dell'acqua: la situazione di Messina
Acqua a Messina: allarme (Pexels)

In Italia, l’acqua raccolta da risorse naturali come fiumi, laghi e sottosuolo è di 153 metri cubi per abitante. La maggior parte di questa materia prima viene raccolta dal sottosuolo, mentre altre nazioni come la Grecia si affidano di più alle acque superficiali. Nonostante quindi in Italia vantiamo un clima e una situazione ambientale che favorisce questo accumulo, considerando i mari e i laghi che abbiamo, in realtà circa il 40% dell’acqua raccolta viene sprecata.

Il motivo di questo spreco è la precaria condizione della rete idrica: secondo l’ISTAT, ogni anno vengono immessi nella rete idrica italiana 8.2 miliardi di metri cubi di acqua. Di questi, ben 3.5 vengono sprecati, poiché non raggiungono i rubinetti delle case. Le regioni che, al 2018, sprecano più acqua sono l’Abruzzo, l’Umbria, il Lazio, la Sardegna e la Sicilia e le cinque città con più spreco sono Cagliari, Palermi, Catania, Napoli e infine Messina. Nel Sud Italia, quindi, si identifica una situazione di rete idrica peggiore di quella del Nord e il governo sta cercando di intervenire proprio in queste realtà.

Obiettivo delle manovre attuali è quindi quello di migliorare le condizioni dei canali che portano l’acqua ai campi e alle case, in modo che questi raccolgano e mantengano al loro interno più acqua possibile: i prossimi anni, in questo senso, saranno fondamentali.

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